Nada Yoga e Musicoterapia

La Musica nel Nada Yoga come approccio terapico

Nel Nada Yoga la musica è l’organizzazione del suono in disciplina, su basi matematiche. Compito della Musica, è la trasformazione di blocchi emozionali in energia positiva. In questo aspetto si racchiude la forma Musicoterapica del Nada Yoga, però con un aggiornamento del termine terapia che dal greco sta ad indicare “guarigione”. Personalmente nel Nada Yoga parlerei più di trasformazione. Musicoterapia come modificazione delle energie bloccate a causa di un ostacolo emotivo. Essendo una disciplina Yogica, potremmo dire che la “guarigione” si concretizza nella coscienza del sé, nell’autoconsapevolezza, in questo si sostanzia l’approccio terapico.

 

la musica nel Nada Yoga

 
Il Nada Yoga lavora su questi aspetti tramite cinque pratiche principali:

  • Il canto delle scale
  • Gli esercizi ritmici
  • L’esecuzione dei mantra
  • Le tecniche di visualizzazione
  • Il canto armonico

L’utente eseguirà le progressioni sonore strutturate dal musicoterapeuta. Inizialmente sotto la guida dell’istruttore e poi man mano in modo sempre più autonomo, al fine di non creare la dipendenza esecutiva dell’esercizio e per trasmettere al soggetto la consapevolezza del percorso necessario all’ottenimento del cambiamento desiderato. Tale consapevolezza e autonomia esecutiva, ribadisce l’approccio Yogico Musicoterapico, finalizzato all’introspezione (rispetto la musicoterapia classica, più concentrata sulla forma terapica del trattamento).

In merito alla possibilità di “guarigione” tramite la Musica (intesa sempre in termini di trasformazione dei blocchi energetici), è interessante vedere ancora una volta, come nella simpatica espressione popolare “canta che ti passa”, sia proprio il suono derivante dal canto a poter apportare effetti benefici.

❝ L’espressione ebbe origine durante la prima guerra mondiale, quando un soldato, nonostante la guerra incombesse e la situazione fosse tutt’altro che allegra, mostrò la sua attitudine positiva incidendo su una trincea la scritta “canta che ti passa”, incitando i suoi compagni commilitoni a non spaventarsi e a non aver preoccupazioni… la pace sarebbe tornata presto!

Il racconto ci arriva da Piero Jahier, scrittore e poeta italiano nato nel 1884 e arruolato come volontario nel 1916 negli Alpini. In una sua raccolta parla appunto del “buon consiglio che un fante compagno aveva graffiato nella parete della dolina: canta che ti passa”.

E da qui che ha origine questo modo di dire… tra l’altro a quanto pare veritiero e fondato: il canto può davvero curare timori e preoccupazioni!

Studi scientifici hanno dimostrato che il canto allenta le tensioni corporee, riduce lo stress e innalza il tono dell’umore.. inoltre aumenta la funzionalità del sistema immunitario favorendo il rilascio di ormoni come la serotonina e l’endorfina, e implicando una respirazione più profonda, provoca l’aumento dell’ossigenazione sanguigna, migliorando la funzionalità cardiaca.

Quindi intonati o no… cantiamo! ❞

di Elisa Spadola – Insegnante di Cucina e Alimentazione Naturale

 

LA MUSICA NEL NADA YOGA – di Egidio Di Marco

 

Tag: Musicoterapia e Nada Yoga Caserta.


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